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17 novembre 2005

Studio: Non c'è relazione tra i decessi e gli insediamenti industriali

Tratto da Il Tempo.it Lazio nord
Studio Non c'è relazione tra i decessi e gli insediamenti industriali
Mortalità nella media nazionale

È stato presentato a Roma, alla presenza del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Enrico Garaci, e del commissario straordinario dell'Ispesl, Antonio Moccaldi, il rapporto: «Analisi Statistica dei dati di mortalità relativi all'area di Civitavecchia».

Lo studio, di oltre 200 pagine, è stato redatto da Ferdinando Di Orio, Rettore dell'università dell'Aquila, da Sergio Tiberti, direttore del Centro di Epidemiologia e programmazione Socio Sanitaria, dell'università dell'Aquila e da Sergio Iavicoli, direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'Ispels.
Le aree prese esaminate nel rapporto sono caratterizzate da una forte presenza industriale e in particolare dalle centrali elettriche dell'Enel, di Tirreno Power e del Porto. Lo studio parte dall'analisi dei dati Istat di mortalità relativi al periodo 1981-2001 (gli ultimi disponibili) ed analizza le possibili relazioni causa-effetto tra la mortalità in tali aree e la presenza di insediamenti industriali.
Il territorio preso in esame ha il suo centro a Civitavecchia. Prevede analisi, misurazioni, rilevamenti e statistiche riferite ad un raggio di 50 chilometri e prende in considerazione una popolazione di circa 325.000 abitanti. Secondo lo studio, «non è possibile stabilire alcuna relazione tra la presenza di grandi attività industriali localizzate e lo stato di salute della popolazione» perché risulta che «la mortalità generale a Civitavecchia è sostanzialmente nella media (con qualche tendenza non significativa all'eccesso per i maschi) sia nella presente analisi che sulla base dei dati registrati dall' Atlante Regionale».
Considerando poi il rischio epidemiologico connesso alla presenza delle centrali termoelettriche (Enel e Tirreno Power) si sostiene che «non esiste sufficiente forza epidemiologica per attribuire alle centrali di Civitavecchia un ruolo di fattore di rischio».

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