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24 gennaio 2008

2008-01-24 NO COKE AGLI OPERAI:DIFENDIAMO LA SALUTE

( Immagine tratta da: http://www.mednat.org/finanza/banca_italia.htm)


I NO-COKE PARLANO CON IL GRUPPETTO DI OPERAI CHE MANIFESTANO A TARQUINIA: DIFENDIAMO INSIEME LA SALUTE DEI CITTADINI E DEI LAVORATORI E CHIEDIAMO ALLE ISTITUZIONI PERCHE’ VICINO ALLE CIMINIERE SI CONTINUA A MORIRE SENZA CONTROLLI.

Dopo il caso delle lettere dall’oltretomba contro i no coke giunte ad alcuni quotidiani online, firmate da persone defunte, una delle quali madre di un dipendente Enel, i fautori del Carbone hanno mandato un gruppetto di operai della centrale a Tarquinia. I 40 operai hanno inscenato stamani una breve manifestazione a favore del carbone di fronte al palazzo comunale per essere ricevuti dal Sindaco Mazzola, da sempre contrario al Carbone. “Non so cosa siamo venuti a fare qui,- ha detto un giovane operaio, ad una delle mamme che lotta contro il carbone- ci hanno solo detto che due operai per ogni ditta dovevano andare a Tarquinia.” Una cosa molto strana, che ha creato non pochi disagi in città, è stato il black-out elettrico cominciato, casualmente, all’inizio della manifestazione. Al termine dell’ iniziativa, come per magia, la corrente è tornata in tutta la città. Una strana coincidenza, sottolineano. Anche le attività commerciali sono rimaste senza energia elettrica ed ora tutti i cittadini chiedono che su questa grave casualità sia fatta piena luce. Alcune mamme hanno poi parlato con gli operai spiegando loro che in queste zone le patologie monoclonali (leucemie) sono ormai consuete, i tumori invadono l'esistenza delle famiglie e dopo Civitavecchia anche da Montalto arrivano voci tremende a proposito di gravissime patologie nei bambini. I No-Coke chiedono il rispetto della salute degli operai e dei cittadini e vogliono sapere perchè in queste zone non sia rispettata la legge. Dove è finito, tuonano in coro- l’obbligo dello screening periodico per l’arsenicosi cronica in tutti coloro che hanno lavorato, lavorano e lavoreranno vicino ad impianti che bruciano carbone o olio combustibile? L’ indagine è indispensabile per le alte emissioni di arsenico, semi-metallo che viene veicolato dalle polveri di un diametro decine/centinaia di volte il milionesimo del metro. Intanto sulla questione attende risposte il Sen. Fernando Rossi che ha presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri. Chiede di emanare con urgenza apposite direttive per salvaguardare la salute dei lavoratori e dei cittadini affinché le persone che hanno lavorato e lavorano nelle centrali a carbone o ad olio combustibile, nonché i cittadini che abitano nella zone di caduta delle micropolveri, siano periodicamente sottoposte ad apposito screening che ricerchi le tracce di arsenico. “Ci voleva un Senatore coraggioso per parlare del problema e lo ringraziamo, ma dove sono le altre istituzioni? Perché non controllano? Perché ci lasciano morire sapendo cosa accade in questi territori?”
Movimento no coke alto Lazio
nocoketarquinia@yahoo.it

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