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08 aprile 2008

2008-04-08 FINE DELL'UTILIZZO DEL CARBONE NEGLI USA

Da: “Coordinamento dei Comitati dei Medici dell'Alto Lazio per l'Ambiente e la Salute”
Oggetto: Evento storico: Stati Uniti: l'inizio della fine del Carbone

La preoccupazione del riscaldamento del pianeta ed il fatto che la combustione del carbone emetta una quantità enorme di anidride carbonica, il più importante gas serra, danno il via negli Stati Uniti all’inizio della fine del suo uso nella produzione di energia.Un documento del Dipartimento USA dell’Energia, pubblicato i primi mesi del 2007, elencava 151 nuove centrali a carbone in via di autorizzazione.Tuttavia, nel corso dell’anno, 59 progetti di queste centrali in parte non sono stati approvati o sono stati ritirati dalle aziende che li avevano proposti, altri 50 progetti sono stati contestati presso vari tribunali americani e circa altri 50 saranno probabilmente contestati a vari livelli non appena riceveranno l’approvazione. L’opposizione al carbone, iniziata dai comitati dei cittadini, si è ormai trasformata in una marea montante. Organizzazioni sanitarie, di agricoltori, i più importanti climatologi e, soprattutto, vari stati americani hanno preso una netta posizione contro il carbone. I gruppi finanziari più importanti hanno espresso la preoccupazione per le spese accessorie legate alle emissioni di anidride carbonica.L’11 marzo 2008, la California ed il Massachusetts hanno presentato una proposta di legge per la messa al bando delle centrali a carbone senza meccanismi di interramento della CO2.Tuttavia, le preoccupazioni economiche legate all’aumento del prezzo del kWh causato dall’enorme spesa per gli interventi di segregazione della CO2 stessa, anche senza ancora una legge dedicata, hanno già segnato negli USA l’inizio della fine del carbone nella produzione di energia.Con la diffusione della possibilità della valutazione globale del danno causata dalla combustione del carbone, oggi possibile per mezzo della Commissione Europea (CE), i gruppi finanziari si guarderanno bene dal continuare ad investire nel carbone.Infatti, secondo Ecosenseweb (http://ecosenseweb.ier.uni-stuttgart.de/index.html) il software specifico della CE, una centrale a carbone di circa 2000 MW ogni anno causa danni legati alle morti premature, alle malattie, all’agricoltura, agli edifici ed i patrimoni archeologici ed all’effetto serra per una somma pari a oltre 100 milioni di euro.La possibilità reale della commercializzazione su larga scala della segregazione della CO2 inoltre potrebbe essere realistica non prima di un decennio… “This technology is at least a decade away from commercial viability”.Source: Earth Policy Institute, http://www.earthpolicy.org/, April 2008. http://www.earthpolicy.org/Updates/2008/Update70_timeline.htmCoordinamento Dei Comitati Italiani dei Medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)Dr. Giovanni Ghirga (portavoce)

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