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27 ottobre 2008

2008/10/27 "Energia dal sole, a BERGAMO corsa al fotovoltaico.Presa di coscienza di tante famiglie che hanno creduto nel futuro del fotovoltaico



Tratto da L'ECO DI BERGAMO.IT
Energia dal sole, la corsa al fotovoltaico
la corsa al fotovoltaico

La Bergamasca, partita in ritardo, è al 15%, terza in Lombardia. Su 448 installazioni, prevale il taglio piccolo. Aziende in recupero
Fotovoltaico, avanti tutta. La Bergamasca si scopre una delle province più «virtuose» nella ricerca di fonti di energia alternativa e in particolare nell'avanzata dei pannelli solari. Ma l'aspetto che maggiormente impressiona è che questa «rivoluzione» sia partita soprattutto dal basso, con il singolo capofamiglia che decide a un certo punto di puntare su questa innovazione per risparmiare sulla bolletta. Certamente sono tante anche le aziende che hanno già installato, o lo faranno a breve, impianti fotovoltaici per coprire almeno in parte i costi di produzione energetica, ma rispetto ad altre realtà, a spiccare il volo sono soprattutto i dati legati al piccolo consumo, quelli per intenderci che arrivano al massimo a 3 kilowatt.

Rimonta recente
Una rimonta recente, quella orobica, dato che fino al 2006 i dati provinciali parlavano di una situazione ancora sotto la media nazionale e lombarda. «Da un paio di anni invece - spiega Filippo Cancelliere, responsabile commerciale per la Lombardia di Enel.si, società del gruppo che si occupa di fotovoltaico - c'è stata una sensibile inversione di tendenza, al punto che oggi, sotto questo profilo, Bergamo può definirsi virtuosa». Le cifre, fornite da Grtn (Gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale) parlano chiaro: se fino al gennaio 2007, gli impianti fotovoltaici in provincia erano 86, da quel momento fino ad oggi si è assistito a una forte impennata, con 362 nuovi impianti in meno di 21 mesi, che portano il totale a 448 impianti, oltre il 15% del numero complessivo in Lombardia, con una produzione di 3.398 kilowatt di energia.

Terza in Lombardia
Una escalation che pone Bergamo al terzo posto a livello regionale, dove Brescia, a sorpresa, è al comando, essendo partita prima, con 673 impianti (24% del totale regionale), precedendo anche Milano (556 impianti). E per Bergamo le novità non finiscono qui: «Dalle ultime informazioni in nostro possesso – ricorda Cancelliere – questa crescita esponenziale in Bergamasca è destinata a continuare, sia nel brevissimo che nel medio periodo: già da qui a fine anno, prevediamo infatti un ulteriore incremento di quasi il 50% delle istallazioni riferite a quest'anno».

Famiglie all'avanguardia
E se anche l'industria sta cercando di rimettersi al passo, sono gli impianti privati, quelli che servono la singola abitazione, ad aver compiuto il salto di qualità in questi mesi. «Se osserviamo i dati – spiega ancora Cancelliere – si scopre subito che questo cambio di marcia è arrivato dalla presa di coscienza di tante famiglie che hanno creduto nel futuro del fotovoltaico. In Bergamasca infatti il 54% degli impianti sono di taglio piccolo, familiare, in grado di produrre da 1 a 3 kilowatt. C'è poi un 40,4% di impianti di taglio medio, da 3 a 20 kilowatt, da ricondursi a caseggiati già più grandi rispetto alla singola abitazione o alle Pmi, mentre finora solo il 5,13%, sono superiori a 20 kilowatt e riconducibili alle grandi aziende, anche se sui grossi impianti l'iter autorizzativo è più complesso e più lungo per l'allacciamento alla rete».

Incentivi decisivi
Un apporto decisivo a questo boom, inutile negarlo, è dato dagli incentivi che vanno da un minimo di 36 centesimi a un massimo di 49 centesimi per kilowatt. Se a questo si aggiunge una crescente, seppur ancora lacunosa, cultura verso le nuove fonti di energia rinnovabile, si capisce come alla convenienza si unisce anche una scelta più biocompatibile. «Dobbiamo infatti aggiungere che il fotovoltaico fa risparmiare in un anno 3.126 tonnellate di emissioni di Co2 che si traducono in un risparmio di milioni di euro».

Ammortamento in 11 anni
La spesa di acquisto per un impianto di 3 kilowatt non è indifferente (circa 20 mila euro, spalmabile su 10-15 anni) e l'ammortamento è ancora di 11-12 anni, ma se si considera che gli incentivi durano 20 anni e che soprattutto che la vita media di un impianto è di 25 anni, si capisce che il guadagno energetico, in prospettiva, è reale, anche perchè i costi di manutenzione annui non superano mai, solitamente, lo 0,7% dell'investimento iniziale. Resta la variabile, purtroppo non modificabile, legata al meteo, nel senso che l'irradiamento solare, non tutti gli anni, soprattutto al Nord, è fedele alle aspettative.

Alleanza Italia-Giappone
Per quanto riguarda la produzione di celle fotovoltaiche «c'è, da parte italiana – fanno sapere da Enel – un gap da colmare con la Germania e il Giappone, che sono leader nella produzione dei pannelli solari e detengono gran parte del business». Proprio per provare a guadagnare posizioni, Enel si è alleata con la giapponese Sharp per la costruzione in Italia di una fabbrica che produrrà pannelli con una tecnologia innovativa. E a proposito di nuove frontiere, si è calcolato che grazie all'adozione di panelli di ultima generazione, il costo del kilowatt/ora prodotto da un impianto fotovoltaico sarà presto paritetico rispetto a quello di una fonte tradizionale (carbone e gas). Il pareggio dovrebbe avvenire nel 2014: da allora, vista la convenienza anche economica, non saranno più necessari neppure gli incentivi statali.

(26/10/2008)

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