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24 maggio 2012

UNITI PER LA SALUTE REPLICA A PD e CGIL: "SENZA SE E SENZA MA"





COMUNICATO:"SENZA SE E SENZA MA"


Preg Dott Branca     
La Stampa

Inviamo il seguente comunicato con preghiera di pubblicazione, possibilmente integrale, per un quadro chiaro e  completo di quanto esposto
Premettiamo che la nostra associazione è apartitica per statuto e quindi mai scendiamo nell'agone partitico.
Nello scrupoloso  rispetto delle finalità della nostra associazione riteniamo  doveroso nei confronti della cittadinanza e dei Vostri lettori fare alcune precisazioni circa le affermazioni dei sig Di Tullio e Rossello lette a pag 51 dell'edizione odierna del Vs quotidiano.(immagini in coda) Ci limitiamo ad alcuni punti
Il sig di Tullio ha affermato: La metanizzazione è una strada non percorribile e infatti i sindaci di Quiliano e Vado non l'hanno mai chiesta.
In realtà il signor di Tullio omette di dire che lo stesso sindaco di Savona  (che appartiene al suo stesso partito e di cui, se non sbagliamo, è stato anche assessore) si è più volte pubblicamente espresso per la metanizzazione.
Inoltre precisiamo che i sindaci di Quiliano e Vado,  Isetta e Giacobbe (quest'ultimo riteniamo ancora appartenente al suo partito) hanno chiesto precisamente la riconversione a metano dei gruppi 3 e 4 con nota ufficiale e congiunta, lasciando in subordine il rimpiazzo con impianti di nuova concezione ma sempre"a parità di energia prodotta"
 Ribadiamo a proposito di leggi più o meno "permissive"  che intanto le leggi vigenti vanno semplicemente  rispettate "senza se e senza ma"
segnaliamo che  la regione Liguria  a proposito delle prescrizioni condizionanti per il gruppo a turbogas ha ammesso ufficialmente che "in effetti alcuni adempimenti non risultano ancora portati a  termine"  Come è stato possibile avviare gli impianti a turbogas  (in servizio dal 2007) se  nel verbale del 2011 le prescrizioni condizionanti non risultano ancora completamente ottemperate?
le leggi vigenti vanno semplicemente  rispettate "senza se e senza ma":
 gli impianti attuali a carbone sono sprovvisti di autorizzazione ambientale  (AIA) da almeno 5 anni
la stessa centrale a proposito dei sistemi di trattamento fumi ha dichiarato che “non permettono ulteriori improvement tecnologici
 il presidente della Regione  oltre a parlare di "inquinamento colossale" ha dichiarato “ due vecchi gruppi da 330 Mw che sono stati realizzati nel 1971 e che ormai hanno raggiunto la fine della loro vita produttiva...Hanno già 40 anni: non si può pensare di tirare loro il collo ulteriormente” ,
e gli stessi Isetta e Giacobbe avevano chiaramente dichiaratoMancano quindi i presupposti per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per quanto riguarda gli esistenti gruppi 3 e 4 ......Nel ribadire quindi l’opposizione di queste Amministrazioni al rilascio di una nuova autorizzazione per nuovi impianti, si chiede che quella relativa all’esistente sia subordinata alla cessazione della attività dei gruppi 3 e 4"
I sindaci Isetta e Giacobbe, non noi, parlano di cessazione della attività dei gruppi 3 e 4 come condizione preliminare al rilascio dell'AIA. Non ci risulta siano stati smentiti da alcuno.
Oggi invece ci viene proposto come "miglioramento" un altro grande gruppo a carbone e il mantenimento dei due vecchi gruppi così come sopra descritti per almeno altri  nove anni (non ci risultano smentite al nostro comunicato dell' 8 marzo 2011 a proposito di AIA  "transitoria".
Sempre riguardo alla legalità, ci permettiamo ricordare al sig Rossello, che noi crediamo nello stato di diritto e in uno stato di diritto i Tribunali sono direttamente funzionali alla verifica del rispetto delle leggi. Come più volte ripetuto non è nostro obiettivo la chiusura di impianti (al contrario da sempre rimarchiamo l'indispensabile difesa dell'occupazione anche con il ricorso al metano come male minore).

Nostro obiettivo è lo scrupoloso rispetto delle leggi. Chiediamo  al sig Rossello di chiarire il suo pensiero: se infatti paventa che il ricorso al tribunale possa portare alla "chiusura della centrale" evidentemente non  pare così sicuro che le leggi siano rispettate.
Uniti per la salute Onlus
 

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