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18 settembre 2012

Comunicato della Rete Savonese Fermiamo il Carbone

Comunicato della Rete Savonese Fermiamo il Carbone.

Purtroppo ormai da tempo nel nostro Paese i cittadini si sono quasi abituati a sentire spacciare per cose ottime per la popolazione cose che in realtà sono l’esatto contrario con dichiarazioni del tipo “non c’è problema, è tutto sotto controllo,  con un grande sforzo abbiamo fatto la cosa migliore per i cittadini”
Basta leggere con attenzione le dichiarazioni  su Taranto di poco tempo fa, le dichiarazioni  sul terremoto dell’Aquila o basta ascoltare alla tv  le  dichiarazioni sulla bontà degli “sacrifici “economici e non solo imposti agli Italiani .
In tutto questo baillamme finisce che spesso gli argomenti si sovrappongono, fino a far sparire  la cruda realtà sotto una coltre di vuote parole rassicuranti.
Riteniamo quindi necessario rimuovere le coltri auto-encomiastiche stese a proposito della conferenza AIA di ieri per fare emergere la cruda realtà che è cruda ma assolutamente semplice:

1.       --- nella centrale di Vado sono in funzione da 40 anni (ricordiamo cosa sono 40 anni per la tecnologia) due vecchi gruppi a carbone  a proposito dei quali la stessa azienda dichiara : “non permettono ulteriori improvement tecnologici”
2.   ---  questi gruppi sono così vecchi che il presidente della Regione ha dichiarato” ormai hanno raggiunto la fine della loro vita produttiva… hanno già 40 anni: non si può pensare di tirare loro il collo ulteriormente”
3.    ----- Ma soprattutto un Ente super partes come l’Ordine dei Medici  a proposito di quei gruppi a carbone parla di   “minaccia reale e consistente per la salute e per la vita dei cittadini della provincia di Savona”.
Qui é necessario leggere con attenzione: i medici parlano di minaccia REALE e CONSISTENTE non solo per la salute ma per LA VITA dei cittadini.

Quegli stessi gruppi che da oltre 5 anni funzionano sprovvisti di Autorizzazione Integrata Ambientale

Ora con la conferenza di ieri La Commissione AIA del Ministero ( a proposito ma il suo presidente è ancora quel Ticali famoso per l’AIA all’ILVA di Taranto?) e con l’assenso dei nostri  amministratori  ha concesso a quei gruppi di funzionare ancora per molti anni, quei gruppi che  PER LEGGE dovevano essere adeguati alle migliori tecnologie .

I sindaci di Vado e Quiliano a nostro avviso si sono sostanzialmente appiattiti sulle posizioni della Regione,  della Provincia e del segretario del PD Di Tullio  e si sono assunti la gravissima responsabilità  di permettere che questi gruppi anziché essere adeguati secondo le precise norme di legge continuino  a funzionare per anni e anni.

Questa è l’essenza della questione: 
poi si potrà arzigogolare  e si potranno riempire i comunicati di  “osservatori ,di “ possibilità di usare i gruppi in ore/anno,”  , “di centraline”, di “controlli” e di tutto quello che volete voi,  ma la cruda sostanza resta questa: dalle dichiarazioni lette sui media  deduciamo  che quei gruppi sono destinati a funzionare per anni e anni senza essere adeguati alle migliori tecnologie previste dalle legge, quei gruppi a carbone di cui l’ordine dei Medici e scandiamo nuovamente le parole:  parlano di minaccia REALE e CONSISTENTE non solo per la salute ma per LA VITA dei cittadini.

Su questo punto e  almeno su questo punto Giacobbe e Isetta   i predecessori degli attuali sindaci avevano  preso una posizione chiara , decisa e senza bizantinismi : “Mancano quindi i presupposti per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per quanto riguarda gli esistenti gruppi 3 e 4 …, si chiede che quella relativa all’esistente sia subordinata alla cessazione dell’attività dei gruppi 3 e 4 …".
 “non saranno ostative considerazioni di carattere economico , dal momento che gli impianti sono stati ampiamente ammortizzati”

                 Si era nel 2009 ora siamo nel 2011

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