COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

30 marzo 2013

Illustrato alla Ubik il ricorso al Tar del Lazio contro l'ampliamento della centrale :"Ecco come fermeremo il carbone"

Tratto da La Stampa
"Ecco come fermeremo il carbone"


Illustrato alla Ubik il ricorso al Tar del Lazio contro l'ampliamento della centrale Gli ambientalisti contestano 

  di Roberto Pavanello

Marco Stevanin e Matteo Ceruti. è in loro che ripone grandi speranze la Rete savonese fermiamo il carbone che combatte contro l'ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado. Stevanin è infatti l'uomo che, con il suo Studio Terra, ha realizzato la perizia tecnica che si contrappone all'Autorizzazione integrata ambientale, Ceruti è l'avvocato che ha redatto il ricorso al Tar del Lazio in 14 punti per bloccare il via libera ai lavori.

Ieri i due professionisti hanno illustrato alla Ubik,le motivazioni del ricorso, dichiarandosi ottimisti sul suo successo. A portare il loro sostegno (sempre in collegamento) anche Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf, e Alessandro Giannì, direttore campagne di Greenpeace Italia, in rappresentanza delle associazioni nazionali che hanno sottoscritto il ricorso. 
 In massima sintesi, gli ambientalisti contestano l'impatto sull'ambiente e sulla salute che ha la centrale così com'è e come sarà, anche dopo gli interventi giudicati migliorativi dalla Tirreno Power, ma non per i ricorrenti. 
 
«E' un provvedimento autorizzativo che viene meno alle sue funzioni», in questo modo l'avvocato ha definito l'Aia, indicando i punti sui cui si basa il ricorso (punti evidenziati anche da Stevanin): «In questa Autorizzazione ci sono errori procedurali e di sostanza. I primi non hanno consentito un' adeguata pubblicazione e conoscenza di tutti gli atti sia nella fase istruttoria dell'Aia che nella sua fase conclusiva. Per quanto riguarda la sostanza non vengono rispettati i criteri emissivi e ambientali indicati non solo alle normative italiane, ma anche alle migliori tecnologie disponibili a livello internazionale.
 Altra anomalia è l'utilizzo dell'olio combustibile, che non era nemmeno previsto», «e che - sottolinea Stevanin - passa da 16 mila litri ad un consumo di 1 milione e 200 mila tonnellate. 
 Su un territorio colpito come questo, un'Aia del genere non dovrebbe essere concessa».
 
La Tirreno Power resta ferma sulle sue posizione e ribadisce che «l'Aia ha imposto investimenti e migliorie ambientali di straordinaria rilevanza economica per gli interventi sulle unità esistenti che consentirebbero di trasformare la centrale di Vado Ligure quale la più avanzata in Europa per tecnologie adottate»  

Dato, però contestato dal ricorso: toccherà quindi al Tribunale stabilire quali delle due posizioni sia nel giusto.

_______________________


Guardatevi il video
e ascoltate bene ...... gli importanti aspetti e le argomentazioni trattati molto chiaramente dai Competenti Relatori .
_________________
Pubblicato su Il Secolo XIX di oggi


Nessun commento: