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24 marzo 2013

UNA DOMENICA ........ E ALCUNE IMMAGINI PER MEDITARE!!!!!!! IL MEDICO ISDE G. GHIRGA : "OSSIDO DI CARBONIO ( CO ) E RISCHI PER LE POPOLAZIONI.



Efficaci immagini tratte da facebook del Dott G. Ghirga

Tratto dal Nostro blog

16 novembre 2012

Dott. Giovanni Ghirga : "Ossido di carbonio (co) e rischi per le popolazioni.


A PROPOSITO DI CO...
Tratto da Facebook del Dottor Giovanni Ghirga Medico Isde dell' Alto Lazio che ringraziamo per la collaborazione e competenza.


In merito alla richiesta di innalzamento del valore limite di 50 mg/Nm3 di CO, leggete i rischi per le popolazioni:
Uno studio effettuato sulla popolazione di 19 città europee, APHEA-2 (Air Pollution and Health: A European Approach) Project, ha analizzato l’effetto a breve termine dell’esposizione outdoor all’ossido di carbonio (CO) sulla mortalità.


Gli autori hanno rilevato che i livelli outdoor di CO causano un aumento della mortalità giornaliera per tutte le cause ed in particolare per malattie cardiovascolari.
 Questi gravi effetti sulla salute persistono anche a livelli molto bassi di CO ed indicano che non esiste una soglia sotto la quale respirare questo gas tossico non crea problemi all’essere umano.
La relazione tra esposizione al CO è la mortalità è di tipo lineare, vale a dire che la mortalità aumenta in proporzione all’aumentare dei livelli di questo inquinante. 

 In particolare ad ogni aumento di 1 mg/Nm3 di CO corrisponde un aumento dell’1 % della mortalità totale.
Lo studio ha utilizzato il più vasto database europeo disponibile ed i suoi risultati non sono stati una sorpresa per la comunità medica perché l’associazione CO/mortalità è stata già dimostrata a Los Angeles, California (Kinney e Ozkaynak, 1991; Shumway e coll. 1988), in Olanda (Fischer e coll. 2003), in Russia (Katsnel’son e coll. 2.000) ed in Canada (Burnett e coll. 1998°, 1998b).



Numerosi studi hanno dimostrato che l’esposizione al CO causa un aumento dei ricoveri ospedalieri per scompenso cardiaco (Morris e Naumova 1995; Morris, 1998; Burnett e coll. 1997; Schwarts e Morris 1995).
Una ricerca pubblicata su the American Journal of Epidemiology ha messo in evidenza un legame diretto tra CO e malformazioni cardiache nel neonato quando l’esposizione avviene al secondo mese di gravidanza.


Il costo sia in termini di sofferenza per la popolazione che di spese per la società è enorme e la richiesta di risarcimento per i danni provocati non potrà che essere a carico di chi, nonostante sia stato messo a conoscenza, proceda nella autorizzazione ad un aumento del valore limite di emissione di CO.
 

Una modifica del valore limite imposto di 50 mg/Nm3, dato il grave impatto sulla salute della popolazioni, rende imperativa l’informazione sui rischi che verranno fatti correre anche alle donne in stato di gravidanza; questo nel rispetto della direttiva sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale (dir. 2003/4/CE). Secondo tale direttiva il non rendere disponibili al pubblico tali informazioni rappresenta la violazione di un diritto sancito dalla Commissione Europea e riconosciuto dallo stato italiano (decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195).
Anche a Civitavecchia è stata chiesta ed ottenuta una deroga alle emissioni di ossido di carbonio: AMEN !

Questa da casa nostra è spesso la buonasera...
Immagine del 10-3-2013
Le sottostanti immagini sono  tratte dall' ALLEGATO C del PIC della Conferenza AIA per la Centrale Tirreno Power

Punto 10.3.1 Emissioni convogliate




 Tratto da Uniti per la Salute


 IL DIRITTO DI VIVERE IN UN AMBIENTE SALUBRE 

E' INALIENABILE.....

Dice il Dottor Ugo Trucco Presidente dell' Ordine dei Medici di Savona:
“…..si deduce che il funzionamento degli obsoleti ed eccessivamente inquinanti gruppi a carbone 3 e 4 costituisca una minaccia reale e consistente per la salute e la vita dei cittadini della Provincia di Savona...”



Ripetiamo le considerazioni 
della Rete Savonese Fermiamo il carbone
 ....Per quanto riguarda dell’ormai nota Aia (autorizzazione integrata ambientale), ferma restando la nostra assoluta contrarietà all’uso del carbone (per giunta in un centro abitato)per i motivi ben evidenziati nell’atto fondativo della Rete Savonese Fermiamo il carbone, si è rimarcato il grave problema dei limiti indicati nel PIC “parere istruttorio conclusivo” su cui la conferenza dei servizi ha espresso parere favorevole .

Sono valori a nostro parere clamorosi: ad esempio per il biossido di zolfo (SO2) nelle tabelle è indicato che nel 2010 si è avuta una concentrazione di 336 mg/Nm3 a fronte di un limite “prestazioni MTD" (migliori tecnologie disponibili) con un range che va da 20 a 200 come media giornaliera. 
I limiti dati per i futuri assetti 1 e 2 per i vecchi gruppi prevedono invece 350 mg/Nm3 come media mensile (addirittura superiore alla media annuale dichiarata per il 2010 oltre che naturalmente molto al di sopra delle prestazioni MTD di 20-200).

Noi riteniamo che poiché sono già ben 5 anni che questi gruppi non sono adeguati alla MTD l’adeguamento debba avvenire subito e non “entro la vigenza dell’ AIA" che, ricordiamo, ha durata di otto anni
A noi sembra altrettanto clamoroso poi che nelle tabelle del PIC approvato in conferenza di servizi per i tanto decantati  gruppi nuovi, per l’inquinante CO a fronte di prestazioni previste dalle MTD (migliori tecnologie disponibili) che vanno da 30 a 50 mg/Nm3 sia stato indicato un limite AIA di 120. Ribadiamo che si parla dei gruppi nuovi, ancora da costruire con cui si partirebbe già con un dato assai superiore alle MTD!

Quindi, non solo i gruppi vecchi ancora per anni con concentrazioni assai superiori alle MTD, ma addirittura anche i gruppi ancora da costruire con concentrazioni di CO superiori alle MTD.


Noi chiediamo e chiederemo in tutte le sedi che sia rispettato scrupolosamente il Decreto Legislativo  che regola la concessione dell’AIA  " Principi generali dell'autorizzazione integrata ambientale: devono essere prese le opportune misure di prevenzione dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili."
Ricordiamo che in conferenza dei servizi  il PIC con i valori indicati ha ottenuto parere positivo anche da  Regione e Provincia

Riteniamo che i sindaci di Vado e Quiliano, invece di scrivere tutto quel ponderoso allegato A avrebbero dovuto semplicemente dichiarare “si prescrive da subito per i vecchi gruppi e per i nuovi lo scrupoloso rispetto delle norme di legge che prevedono le MTD” Come ben sanno la conferenza dei servizi avrebbe dovuto acquisire quelle prescrizioni ........

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