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31 agosto 2013

1)Carlo Rubbia senatore a vita, speranza per le rinnovabili? 2)Massachusetts Institute of Technology:Ricavare energia dall’acqua e dal sole come le foglie:

Tratto da  Ecoblog

Carlo Rubbia senatore a vita, speranza per le rinnovabili?

Scritto da: -
Premio Nobel 1984 per le ricerche al CERN sui bosoni W e Z, si è interessato a lungo di energie rinnovabili, dando vita alla centrale solare termodinamica di Priolo. La sua nomina è un buon segnale per una politica energetica più sostenibile.

Carlo Rubbia è stato nominato oggi senatore a vita insieme a Renzo Piano, Claudio, Abbado ed Elena Cattaneo. Per la prima volta un Fisico entra in questo ristretto consorzio ed è davvero una buona notizia.
Carlo Rubbia è noto per l’assegnazione nel 1984 del premio Nobel per la Fisica per il lavoro di ricerca svolto al CERN di Ginevra che ha portato all’evidenza sperimentale dei bosoni Z, W+ e W-, mediatori dell’interazione debole. E’ il primo Fisico italiano a ricevere il premio  che ha svolto il suo lavoro in un istituzione internazionale sostenuta anche dall’Italia e non semplicemente “all’estero”, come è invece avvenuto per i suoi predecessori Marconi, Fermi e Segrè. La sua voce in Wikipedia è presente in ben 42 lingue, a testimonianza che la sua fama è un po’ più grande dei confini dello stivale
In seguito,  dopo essere stato direttore del CERN, nel 1999 è stato nominato alla direzione dell’ENEA, l’ente italiano per le energie rinnovabili; in questa veste ha dato impulso al solare termodinamico, dando vita all’impianto pilota di Priolo, Sicilia. Se ne andò sbattendo la porta nel 2005 per contrasti con le baronie incompetenzi e lottizzate dell’allora consiglio di amministrazione, lavorando a progetti analoghi in Spagna (La Plataforma Solar de Almeria).
La sua nomina in parlamento può essere di buon auspicio sia per la ricerca scientifica, sia per le energie rinnovabili. Dopotutto, il potere di indirizzo di un senatore dipende dalla sua autorevolezza (oltre che da quanto lo vogliono ascoltare…).

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Tratto da Tuttogreen

Ricavare energia dall’acqua e dal sole come le foglie: finalmente creata una ‘foglia artificiale’.


Diversi anni di studi, rallentamenti e tentativi falliti, dai laboratori del Massachusetts Institute of Technology è arrivata la notizia tanto attesa: il professore Daniel Nocera - del cui ambizioso progetto avevamo già parlato in precedenza - ce l’ha fatta, ha creato la prima autentica foglia artificiale, capace di produrre energia, in maniera autonoma e pulita, e facendo uso di materiali a buon mercato.
Analizziamo la struttura della foglia, che a prima vista appare come un sottile foglio trasparente. Un primo strato si compone di una economica lega di nichel, molibdeno e zinco, per il secondo (sovrapposto) viene invece utilizzato del cobalto. Il principio di funzionamento è semplice: la foglia artificiale di Nocera deve essere prima immersa nell’acqua, quindi esposta al sole.
Analizziamo la struttura della foglia, che a prima vista appare come un sottile foglio trasparente. Un primo strato si compone di una economica lega di nichel, molibdeno e zinco, per il secondo (sovrapposto) viene invece utilizzato del cobalto. Il principio di funzionamento è semplice: la foglia artificiale di Nocera deve essere prima immersa nell’acqua, quindi esposta al sole.
SPECIALE: I segreti della fotosintesi aiuteranno a rendere più efficienti le rinnovabili
La rivoluzione sta proprio qui, perchè con la foglia di Nocera il saldo è invece assolutamente positivo, si può produrre energia gratis, con materiali comuni e poco costosi.

Aprirà la strada ad una rivoluzione energetica su larga scala? La sfida è sempre aperta…

 

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