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18 ottobre 2013

IL DIRITTO DI VIVERE IN UN AMBIENTE SALUBRE CONTINUA AD ESSERE INALIENABILE.....

Riportiamo il nostro post del 1° marzo 2013
 IL DIRITTO DI VIVERE IN UN AMBIENTE SALUBRE 
E' INALIENABILE..... 

 E' fondamentale  in questo momento  rinfrescare......la memoria sulla
 PROBLEMATICA  DELLA CENTRALE A CARBONE. Ecco ....... alcuni stralci tratti da precedenti post  
10 novembre 2012

 DOBBIAMO TUTELARE IL PRESENTE E IL  FUTURO DEI NOSTRI BAMBINI.

18 novembre 2012             Tratto da  TmNews

Papa Benedetto XVI:  La Salute non è merce ma bene universale

 Dice il  Papa Benedetto XV:...evitare che la salute, anziché un bene universale da assicurare e difendere, diventi una semplice 'merce' sottoposta alle leggi del mercato...    

Dice il Dottor Ugo Trucco Presidente dell' Ordine dei Medici di Savona:
“…..si deduce che il funzionamento degli obsoleti ed eccessivamente inquinanti gruppi a carbone 3 e 4 costituisca una minaccia reale e consistente per la salute e la vita dei cittadini della Provincia di Savona...”


Alcuni argomenti importanti della serata informativa del 2 novembre al Teatro Nuovo di Valleggia : si è parlato dei recentissimi documenti e degli ultimi atti ufficiali, alcuni finora non divulgati, che riguardano la problematica della centrale a carbone. 
 

“Come in altre zone d’Italia, soggette a impianti produttivi particolarmente impattanti – ha affermato il presidente Emilia Piccardo – riteniamo sia indispensabile che i cittadini siano sempre informati in modo chiaro, completo e approfondito riguardo alle decisioni prese per il presente e il futuro del proprio territorio”.

Per quanto riguarda dell’ormai nota Aia (autorizzazione integrata ambientale), ferma restando la nostra assoluta contrarietà all’uso del carbone (per giunta in un centro abitato)per i motivi ben evidenziati nell’atto fondativo della Rete Savonese Fermiamo il carbone, si è rimarcato il grave problema dei limiti indicati nel PIC “parere istruttorio conclusivo” su cui la conferenza dei servizi ha espresso parere favorevole .

Sono valori a nostro parere clamorosi: ad esempio per il biossido di zolfo (SO2) nelle tabelle è indicato che nel 2010 si è avuta una concentrazione di 336 mg/Nm3 a fronte di un limite “prestazioni MTD" (migliori tecnologie disponibili) con un range che va da 20 a 200 come media giornaliera. 
I limiti dati per i futuri assetti 1 e 2 per i vecchi gruppi prevedono invece 350 mg/Nm3 come media mensile (addirittura superiore alla media annuale dichiarata per il 2010 oltre che naturalmente molto al di sopra delle prestazioni MTD di 20-200).

Noi riteniamo che poiché sono già ben 5 anni che questi gruppi non sono adeguati alla MTD l’adeguamento debba avvenire subito e non “entro la vigenza dell’ AIA" che, ricordiamo, ha durata di otto anni

A noi sembra altrettanto clamoroso poi che nelle tabelle del PIC approvato in conferenza di servizi per i tanto decantati  gruppi nuovi, per l’inquinante CO a fronte di prestazioni previste dalle MTD (migliori tecnologie disponibili) che vanno da 30 a 50 mg/Nm3 sia stato indicato un limite AIA di 120. Ribadiamo che si parla dei gruppi nuovi, ancora da costruire con cui si partirebbe già con un dato assai superiore alle MTD!

Quindi, non solo i gruppi vecchi ancora per anni con concentrazioni assai superiori alle MTD, ma addirittura anche i gruppi ancora da costruire con concentrazioni di CO superiori alle MTD.


Noi chiediamo e chiederemo in tutte le sedi che sia rispettato scrupolosamente il Decreto Legislativo  che regola la concessione dell’AIA  " Principi generali dell'autorizzazione integrata ambientale: devono essere prese le opportune misure di prevenzione dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili. “
Ricordiamo che in conferenza dei servizi  il PIC con i valori indicati ha ottenuto parere positivo anche da  Regione e Provincia
Riteniamo che i sindaci di Vado e Quiliano, invece di scrivere tutto quel ponderoso allegato A avrebbero dovuto semplicemente dichiarare “si prescrive da subito per i vecchi gruppi e per i nuovi lo scrupoloso rispetto delle norme di legge che prevedono le MTD” 
Come ben sanno la conferenza dei servizi avrebbe dovuto acquisire quelle prescrizioni .Pur avendo espresso un “no” , non ci risulta che finora i sindaci abbiano fatto osservazioni o alcuna opposizione su quei limiti in concentrazione concessi, anche se molto al di sopra delle prestazioni MTD.
La parola è poi passata al Presidente dell’Ordine dei Medici Ugo Trucco. Ecco alcune delle sue  affermazioni:
"Relativamente alle malattie cardiovascolari, in particolare dei Comuni di Vado e Quiliano, la mortalità risulta essere superiore di circa il 50% rispetto alla media regionale." 
NON esiste una soglia al di sotto della quale “si sta bene”: 
il diritto di vivere in un ambiente salubre è inalienabile e i cittadini dovrebbero pretenderlo dai loro amministratori.  
UN OSSERVATORIO A POSTERIORI  dell' ambiente e della salute,su cosa inciderà e quanto inciderà  l' inquinamento sulla salute dei cittadini  savonesi  è  un qualcosa che viene fatto  come atto notarile a posteriori invece  NOI DICIAMO DA TEMPO CHE BISOGNA INTERVENIRE PRIMA E PREVENIRE LE MALATTIE".
Non ci sono alternative al metano.
Si vuole portare avanti invece per altri 50 anni un danno alla salute. 
I decisori DEVONO prendere coscienza .....
Gravissimo che non vengano date informazioni a tutela delle generazioni future."

 04 novembre 2012


I limiti Aia del PIC (parere istruttorio conclusivo).....

Pubblichiamo alcune delle immagini proiettate nell'incontro pubblico del 2 novembre
Immagine 1


Pagina 181 del PIC (parere istruttorio conclusivo) come revisionato dopo la conferenza dei servizi del settembre scorso. "Assetto impiantistico attuale" in cui si evidenziano le concentrazioni riferite al 2010 e le prestazioni secondo le MTD (migliori tecnologie disponibili)


Immagine2



 Pagina 187 del PIC (parere istruttorio conclusivo) come revisionato dopo la conferenza dei servizi del settembre scorso dove si presenta"assetto di esercizio 1" (per il periodo transitorio) in cui si evidenziano (cerchiati in rosso) la conc. inquinanti alla capacità produttiva  e (cerchiati  in nero) i limiti AIA .Questi dati  si possono confrontare con le prestazioni secondo le MTD (migliori tecnologie disponibili) che sono cerchiati in blu. 
Per l'SO2 :si noti il valore 390  con nota 1 che recita "intesa come media mensile, per i primi 2 anni dal rilascio dell'AIA" 
Su questi confronti ognuno può fare le sue considerazioni

Immagine3




 Pagina 193 del PIC (parere istruttorio conclusivo) come revisionato dopo la conferenza dei servizi del settembre scorso dove si presenta "assetto di esercizio 2" RIFERITO AL NUOVO GRUPPO PROGETTATO VL6 . Sono evidenziati e si possono confrontare cerchiati in rosso il valore dell'inquinante CO  secondo le MTD  (migliori tecnologie disponibili)  con range da 30 a 50 mg/Nm3 e il limite AIA di 120mg/Nm3 .
Si parla del gruppo nuovo, ancora da costruire con cui si partirebbe già con un dato assai superiore alle MTD!  
Quindi, non solo i gruppi vecchi ancora per anni con concentrazioni assai superiori alle MTD, ma addirittura anche i gruppi ancora da costruire con concentrazioni di CO superiori alle MTD.

Anche su questo ognuno può fare le sue considerazioni

Immagine4


Passo dell'Ordine dei Medici di Savona  sui vecchi gruppi a carbone 3 e 4 (che si vorrebbero fare funzionare ancora per molti anni)





Immagine5

Passo delle osservazioni prodotte in conferenza dei servizi che  è stato riassunto verbalmente


 





AIA CENTRALE A CARBONE:La Rete Fermiamo il Carbone all'attacco: "Limiti fuori norma".

15 novembre 2012


"Se avessimo imposto i limiti di emissioni a 200 per gli SO2 la centrale Tirreno Power avrebbe chiuso i battenti il giorno dopo."

Dal  Segno News  
  
Sul sito del giornale on line del comune di Vado Ligure in   "LA GIUNTA FA QUADRATO SUI TEMI ROVENTI DELLA CITTA’
è riportata una frase del sindaco ..
"Per mesi i tecnici dei due comuni coinvolti hanno valutato le azioni fattibili e non fattibili sulla situazione. C’era da scegliere quali limiti dare restando entro le leggi vigenti e su due soli di essi c’era e c’è il nodo centrale della questione. Se avessimo imposto i limiti di emissioni a 200 per gli SO2 la centrale Tirreno Power avrebbe chiuso i battenti il giorno dopo."

16 novembre 2012

Dott. Giovanni Ghirga : "Ossido di carbonio (co) e rischi per le popolazioni.

A PROPOSITO DI CO............
Tratto da Facebook del Dottor Giovanni Ghirga Medico Isde dell' Alto Lazio che ringraziamo per la collaborazione e competenza.

In merito alla richiesta di innalzamento del valore limite di 50 mg/Nm3 di CO, leggete i rischi per le popolazioni: 
Uno studio effettuato sulla popolazione di 19 città europee, APHEA-2 (Air Pollution and Health: A European Approach) Project, ha analizzato l’effetto a breve termine dell’esposizione outdoor all’ossido di carbonio (CO) sulla mortalità. 

 

Gli autori hanno rilevato che i livelli outdoor di CO causano un aumento della mortalità giornaliera per tutte le cause ed in particolare per malattie cardiovascolari.
 Questi gravi effetti sulla salute persistono anche a livelli molto bassi di CO ed indicano che non esiste una soglia sotto la quale respirare questo gas tossico non crea problemi all’essere umano.
La relazione tra esposizione al CO è la mortalità è di tipo lineare, vale a dire che la mortalità aumenta in proporzione all’aumentare dei livelli di questo inquinante. 

 In particolare ad ogni aumento di 1 mg/Nm3 di CO corrisponde un aumento dell’1 % della mortalità totale.
Lo studio ha utilizzato il più vasto database europeo disponibile ed i suoi risultati non sono stati una sorpresa per la comunità medica perché l’associazione CO/mortalità è stata già dimostrata a Los Angeles, California (Kinney e Ozkaynak, 1991; Shumway e coll. 1988), in Olanda (Fischer e coll. 2003), in Russia (Katsnel’son e coll. 2.000) ed in Canada (Burnett e coll. 1998°, 1998b).



Numerosi studi hanno dimostrato che l’esposizione al CO causa un aumento dei ricoveri ospedalieri per scompenso cardiaco (Morris e Naumova 1995; Morris, 1998; Burnett e coll. 1997; Schwarts e Morris 1995).
Una ricerca pubblicata su the American Journal of Epidemiology ha messo in evidenza un legame diretto tra CO e malformazioni cardiache nel neonato quando l’esposizione avviene al secondo mese di gravidanza.


Il costo sia in termini di sofferenza per la popolazione che di spese per la società è enorme e la richiesta di risarcimento per i danni provocati non potrà che essere a carico di chi, nonostante sia stato messo a conoscenza, proceda nella autorizzazione ad un aumento del valore limite di emissione di CO. 

Una modifica del valore limite imposto di 50 mg/Nm3, dato il grave impatto sulla salute della popolazioni, rende imperativa l’informazione sui rischi che verranno fatti correre anche alle donne in stato di gravidanza; questo nel rispetto della direttiva sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale (dir. 2003/4/CE). Secondo tale direttiva il non rendere disponibili al pubblico tali informazioni rappresenta la violazione di un diritto sancito dalla Commissione Europea e riconosciuto dallo stato italiano (decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195). 

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