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15 gennaio 2014

CENTRALE PER LA PROCURA DI SAVONA TROPPI MORTI.

Tratto da La Stampa di oggi

               PER  LA PROCURA " DECESSI  E MALATTIE  OLTRE  LE PREVISIONI.
Maxivertice con i consulenti a Palazzo di giustizia: i dati reali superano di molto il modello matematico


Un maxivertice in Procura per esaminare nuovi dati della consulenza su Tirreno Power.E, al termine di una riunione durata tutta la mattinata, due affermazioni choc che, provenendo dal responsabile dell’inchiesta per disastro ambientale sulla centrale elettrica di Vado, assumono una particolare rilevanza. 

La prima. In buona sostanza, secondo il procuratore Francantonio Granero, il numero dei decessi e dei casi di malattia (per patologie legate alle emissioni da carbone, ndr) nel territorio soggetto all’influenza della centrale elettrica che emergono dallo studio dei consulenti sono «significativamente superiori» a quelli previsti nel «modello matematico» elaborato per quello stesso territorio.
 In altre parole: a Vado, Quiliano e zone limitrofe ci sarebbero stati più morti e malati di quanti fosse lecito aspettarsi in queste zone, data naturalmente la presenza di una centrale elettrica a carbone....
   
 PROCURATORE  GRANERO : MENO EMISSIONI  DA QUANDO È' PUBBLICO IL NOSTRO       PROCEDIMENTO PER DISASTRO AMBIENTALE.

La seconda affermazione, sempre dal capo della Procura. Dai dati emergerebbe una singolare coincidenza: da quando è diventato di dominio pubblico il procedimento per disastro ambientale, le emissioni della centrale sarebbero drasticamente diminuite: «segno che una gestione meno invasiva dell’impianto è possibile, concretamente praticabile». 

Il dato dei mille morti è considerato «elevato, ma non troppo» rispetto a quanto hanno valutato i consulenti della Procura.  
E il concetto del «modello matematico» e dei «dati reali» serve alla Procura per spiegare come mai, su questo tema delicatissimo, esistono cifre diverse. Perché, questo è il ragionamento dei magistrati, un conto è la teoria, crudissima, che vuole una correlazione tra emissione di anidride solforosa, biossido di azoto e polveri sottili e una serie di patologie per la popolazione, un conto è scoprire «sul campo», che questa teoria è amplificata dai dati degli ospedali, dei medici di famiglia, dei casi di morte per patologie correlate. 
Cifre differenti, dove la realtà - secondo la Procura e i suoi esperti - supera il «modello matematico».                                                      
                                                ___________________________
 
 Tratto da" Il Secolo XIX oggi in edicola"


    CENTRALE, 
PER  LA PROCURA  TROPPI MORTI.

....Ma ieri nell ' ufficio del Procuratore sono stati proiettati  dati, filmati e slide che rappresentano l'essenza dell' inchiesta per disastro ambientale che la procura savonese porta avanti da almeno due anni e che sembra pronta alle prime clamorose novità'.
 La prima riguarda proprio la mortalità'.  La consulenza inviata anche al ministero dell' Ambiente avrebbe accertato un incremento di 500 unità' (per problemi cardiovascolari e respiratori)tra le zone di minima e massima ricaduta(accertata con l'indagine epidemiologica),ma i valori riscontrati sul campo,sia in termini di morti che di ricoveri,"e' " molto più' grande rispetto al modello matematico studiato per la centrale.
 E ci siamo tenuti prudenti"ha chiarito ieri il procuratore GRANERO.

                 L'INCASTRO DELLE  DATE E  I RITARDI  DEGLI  ENTI LOCALI.


      IL PARERE DI  REGIONE ,PROVINCIA E COMUNI DI VADO E QUILIANO ARRIVATO solo IL 28 NOVEMBRE.
      
OLIO CON PIÙ' ZOLFO LE AMMINISTRAZIONI  SAPEVANO.

       ANCHE GLI ENTI LOCALI SEMBRANO SCIVOLARE SULL ' OLIO.
 ......si legge -nel capitolo dedicato agli atti e alle attività' istruttorie-che i tecnici del ministero hanno considerato ,nelle proprie valutazioni,anche " il parere  reso congiuntamente dalla Regione Liguria, dalla Provincia di Savona e dai Comuni di Vado e Quiliano è acquisito agli atti istruttori il 28 novembre 2013".
Attenzione alle date :la richiesta di modifica del' Aia avanzata da Tirreno Power e' datata 14 marzo . Il Ministero ne prende atto solo il 9 luglio. 
E la decisione finale arriva dopo. 9 mesi, il 13 dicembre.
Intanto ,dal 3 giugno , la centrale di Vado ha utilizzato per sei mesi un olio combustibile con percentuali tre volte maggiori di zolfo.............
                                                 
Il seguito lo potete leggere su Il Secolo XIX oggi in edicola.

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