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27 gennaio 2014

Processo Enel a Porto Tolle per disastro ambientale , arrivano le richieste di condanna

Tratto da Il Fatto Quotidiano.

Processo Enel a Porto Tolle, arrivano le richieste di condanna: 3 anni per Conti

Sono le richieste depositate dal pm Fasolato nel processo Enel-bis in corso a Rovigo per disastro ambientale. Per Franco Tatò richiesti 7 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici; per Paolo Scaroni, ad di Eni, 5 anni e 3 mesi e interdizione perpetua. La posizione di Enel: "Richieste prive di fondamento e razionalità"

Enel Porto Tolle
Svolta nella vicenda della centrale a olio di Porto Tolle. Il pm Emanuela Fasolato nel processo in corso a Rovigo ha depositato le richieste di pena per dieci funzionari Enel accusati di disastro ambientale per l’omessa installazione di apparecchi al fine di prevenire il deterioramento dell’ambiente circostante e l’aumento delle malattie respiratorie nei bambini, evidenziato anche dall’Istituto tumori Veneto. Per Franco Tatò richiesti 7 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici; per Paolo Scaroni 5 anni e 3 mesi, e interdizione perpetua. Per Fulvio Conti richiesti 3 anni, più 5 di interdizione. Protesio, Arrighi, Fontecedro, Inesi: 4 anni di reclusione e tre di interdizione dai pubblici uffici. Zanatta: 2 anni e 6 mesi. Estinzione per intervenuta prescrizione per i restanti reati ascritti a Busatto, Tatò, Scaroni e Zanatta.
Il processo è scaturito da quello per reati ambientali connessi al funzionamento della centrale che si è concluso con l’accertamento delle responsabilità dei direttori dell’impianto e degli amministratori di Enel spa dell’epocaPaolo Scaroni e Franco Tatò, confermata in Cassazione nel 2011, quando i reati erano ormai prescritti e restavano solo le conseguenze patrimoniali che la corte d’Appello di Venezia sta quantificano....
Secondo la procura di Rovigo, che procede per disastro doloso, avrebbero trascurato l’installazione di impianti che avrebbero consentito di tutelare la salute dei residenti e del territorio provocando un significativo aumento dei ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie della popolazione infantile. 
A comparire davanti al collegio anche l’attuale amministratore delegato Fulvio Conti e i suoi predecessori.E’ in questo procedimento che il ministero dell’Ambiente, parte civile insieme a quello della Salute, tramite l’avvocatura dello Stato distrettuale di Venezia, ha chiesto di valutare anche i danni economici per lo Stato. 
 Danni per l’appunto quantificati in 3,6 miliardi....

 Qui l'articolo integrale
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