Federica Pelosi
VADO - Tirreno Power ha depositato istanza per ottenere il dissequestro e riavviare gli impianti a carbone della centrale vadese, cui un mese fa sono stati apposti i sigilli per il mancato controllo dei limiti delle emissioni inquinanti e per non avere rispettato alcune delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione del ministero (Aia) a proseguire per otto anni con i vecchi gruppi a carbone........
LA RISPOSTA DELLA PROCURA
Quando Tirreno Power avrà presentato «un progetto attendibile» la procura «sottoporrà quel progetto a un consulente.
Ma finora non è stato presentato nulla del genere.
È stata depositata una sorta di `istanza mista´ in cui si cerca di orientare la decisione del pm, che però dev’essere presa solo secondo diritto, in relazione a uno stato di fatto che loro stessi hanno provocato.
Il carbonile non è sotto sequestro».
È questo il commento raccolto in procura a Savona al deposito dell’istanza di dissequestro per riavviare gli impianti a carbone della centrale di Vado di Tirreno Power, sequestrati l’11 marzo scorso per sforamento dei limiti alle emissioni. «Appena il progetto sarà presentato - si apprende in procura - verrà subito sottoposto al parere di un esperto che sarà nominato consulente».
Continua su Il Secolo XIX
È questo il commento raccolto in procura a Savona al deposito dell’istanza di dissequestro per riavviare gli impianti a carbone della centrale di Vado di Tirreno Power, sequestrati l’11 marzo scorso per sforamento dei limiti alle emissioni. «Appena il progetto sarà presentato - si apprende in procura - verrà subito sottoposto al parere di un esperto che sarà nominato consulente».
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