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09 maggio 2014

Carbone a rischio esplosione nei bunker della centrale: il Gip dà l’ok alla violazione dei sigilli per la “rimozione meccanica”

Tratto da IVG
Carbone a rischio esplosione nei bunker della centrale: il  Gip dà l’ok alla violazione dei sigilli per la “rimozione meccanica”.
Vado L. Sarà rimosso il carbone (a rischio esplosione) contenuto nei quattro bunker del gruppo VL4 della centrale termoelettrica di Vado Ligure. Le operazioni di svuotamento di combustibile da una delle due unità a carbone della centrale inizieranno lunedì prossimo. Il procedimento, che interessa una parte dell’impianto sotto sequestro, è stata autorizzata dal giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi che ha accolto la richiesta avanzata dai legali di Tirreno Power.
L’istanza era stata avanzata dopo che quella per consentire un “esercizio temporaneo e vincolato” dei gruppi a carbone della centrale era stata invece respinta. Il no del giudice alla riaccensione temporanea dei gruppi, che avrebbe permesso di eliminare il residuo di carbone, di fatto, ha costretto l’azienda a ricorrere alla “rimozione meccanica attraverso la via d’emergenza” (un sistema per scongiurare il pericolo di esplosione che la stessa Tirreno Power aveva indicato nella sua istanza del 17 aprile).
Era stato proprio il gip, nel motivare il respingimento della richiesta dei legali della centrale, ad indicare questo procedimento (previsto nel protocollo interno di Tirreno Power datato 1° marzo 2007 ed avente come oggetto la “Prevenzione dell’autocombustione nei bunker di servizio) come alternativa per evitare pericoli di esplosione. Il giudice aveva anche precisato che avrebbe consentito l’accesso a bunker e mulini per “l’effettuazione delle operazioni di rimozione” attraverso la via meccanica. E così è stato: per evitare ogni rischio Tirreno Power ha chiesto di poter accedere al gruppo VL4 per svuotarlo e il tribunale ha dato l’ok all’operazione.

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