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16 maggio 2014

La Stampa:Centrale : si rinuncia al terzo gruppo.

Tratto da La Stampa

Centrale, colpo di scena: si rinuncia al terzo gruppo

Chiesto il rinnovo dell’Aia, il Tar Lazio cancella i ricorsi. 
Notate la posizione della centrale in mezzo alle case.

SAVONA
Tirreno Power: giornata di colpi di scena, ieri, tra Roma e Savona sul fronte del Tar e della Procura. Al Tar Lazio avrebbero dovuto essere discussi sia i ricorsi dei Comuni di Vado e Quiliano che quelli di varie associazioni ambientaliste, nonché il ricorso dell’azienda contro la diffida del ministero per il mancato avvio dei lavori del nuovo gruppo Vl6.  

Tutti i ricorsi, alcuni dei quali giacevano da anni, sono stati «cancellati dal ruolo» perché, di fatto, resi anacronistici dalla richiesta, presentata dall’azienda il 6 maggio e accolta dal ministero il 12, del rinnovo anticipato del procedimento di autorizzazione integrata ambientale «Aia» del 14 dicembre 2012.  

Di tutto ciò, fino a ieri, l’azienda non aveva dato alcun riscontro ufficiale, salvo depositare in Procura, mercoledì, la richiesta di dissequestro dell’impianto bloccato: undici pagine di relazione e nove allegati tecnici. 
Informando Procura e tribunale, oltretutto, della nomina di un nuovo capocentrale - l’ingegner Alessandro Gaglione - che andrà a sostituire Pasquale D’Elia anche come custode giudiziario degli impianti sequestrati. 
Nella tarda mattinata di ieri, infine, l’azienda ha diffuso un insolitamente dettagliato comunicato stampa in cui riassume alcuni aspetti tecnici, irrinunciabili se si vuole puntare ad avere l’ok della Procura, circa il raggiungimento dei limiti di emissione fissati dal giudice.  

«Si prevede la realizzazione di interventi per consentire ai gruppi a carbone esistenti VL3 e VL4 di operare nel rispetto delle indicazioni previste dalle Mtd - migliori tecniche disponibili. La riduzione delle emissioni sarà possibile grazie all’implementazione da subito di alcune misure straordinarie che saranno consolidate attraverso interventi tecnici che verranno realizzati sugli impianti nei prossimi due anni».  
Non si parla più di Vl6, il nuovo gruppo di ultima generazione che era stato lo «snodo» grazie a cui fu possibile ottenere l’Aia.
Dimenticanza? Assolutamente no. Lo si capisce meglio leggendo un passaggio della richiesta presentata al ministero (e pubblicata sul sito del medesimo): «(..) rende necessaria una attenta ed approfondita valutazione dell’investimento relativo alla nuova unità Vl6 in accordo alle tempistiche inerenti la definizione dei ricorsi pendenti nonché in maniera compatibile con la nuova situazione del mercato».  
Poco più sopra, un altro passaggio svela perché si è resa «oltremodo critica la finanziabilità di tali progetti» (il Vl6, appunto): «riduzione della domanda, sovraccapacità produttiva, crescita delle rinnovabili, diminuzione del mercato contendibile con conseguente pressione dei prezzi». E in più, «la Società ha in corso un complesso percorso di ristrutturazione industriale e di rinegoziazione del debito con le banche». 

Fin qui la «politica». Sul piano tecnico, invece, Tirreno Power nel comunicato ufficiale garantisce che in una prima fase, prima della fermata per manutenzione tra agosto e ottobre, «saranno attuati interventi gestionali straordinari», e che le prestazioni ambientali «verranno quindi migliorate sia nell’immediato sia in maniera continuativa e progressiva, nei 24 mesi successivi».  

Nel documento sottoposto al ministero sono indicati in sintesi gli interventi da qui al 2016: modifiche e miglioramenti ai mulini, ai bruciatori, ai precipitatori elettrostatici, ai desolforatori. Si percepisce un grande impegno operativo, si potrebbe dire «di buona volontà».
Resta da capire però cos’è cambiato rispetto agli anni scorsi quando, per sostenere la richiesta di realizzare il nuovo gruppo da 460 MW, si affermava a ogni livello (l’azienda, ma anche la Regione) «che i gruppi Vl4 e Vl3 non permettono ulteriori improvement tecnologici».  
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Sotto  uno stralcio dell' allegato 5 , la prima pagina del documento presentato  da Uniti per la Salute  alla conferenza dei servizi  del settembre 2012, pubblicato sul   sito del Ministero dell' Ambiente .....nella conferenza dei servizi .



Osservazione 1























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