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25 settembre 2014

Cambiamenti climatici: il momento è adesso. E l' Italia ?

Tratto da La Stampa


Cambiamenti climatici: dopo la People’s Climate March arrivano i primi impegni degli stati

1 miliardo di euro dalla Francia al Green Climate Fund; 100 milioni dalla Svizzeral’impegno a non costruire nuovi centrali a carbone dalla Germania; la riduzione delle emissioni dell’80% entro il 2050 4 miliardi al Green Climate Fund dalla Gran Bretagna; l’impegno del presidente Obama a emettere un ordine esecutivo diretto alle agenzie federali per sviluppare programmi di cooperazione internazionale sul clima, anche supportati dalle tecnologie statunitensi..... 
(Qui la mappa interattiva degli impegni degli Stati). Nessuna offerta è giunta da Matteo Renzi,....
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Leggi anche su Il Fatto Quotidiano  
 l'articolo del Blog di  Maria Rita  Dorsogna


Vertice Onu su cambiamenti climatici, la differenza tra Matteo Renzi e Leo Di Caprio

Il 23 Settembre 2014 Matteo Renzi ha preso la parola davanti all’assemblea delle Nazioni Unite, convenuta per discutere dei cambiamenti climatici su iniziativa del Segretario Generale Ban Ki-moon. 
Renzi ha detto che “abbiamo la possibilità di costruire un mondo nuovo ed un futuro sostenibile per i nostri figli” e che occore fare uno sforzo comune verso una crescita sostenibile, trovando alternative alle fonti fossili. “We must reduce carbon emissions through carbon pricing and energy efficiency, bytapping renewable energy sources, and by cutting back on fossil fuels”.
Cutting back on fossil fuelsTestuali parole....
TAGLIANDO SUI COMBUSTIBILI FOSSILI.
Ha poi ricordato che in Italia produciamo il 45% di elettricità da fonti rinnovabili e che le ditte green sono anche quelle che esportano di più, innovano di più e creano il maggior numero di posti di lavoro: secondo Renzi, il 40% di nuovi posti di lavoro in Italia è venuto proprio da loro. Il suo intervento si è concluso promettendo risorse per contribuire a costruire un fondo scientifico per “combattere i cambiamenti climatici”.
Applausi. Perfetto. Avanti il prossimo.
E nel concreto? Come pensa Matteo Renzi di ‘cut back on fossil fuels’ se sta facendo di tutto per raddoppiare la produzione di petrolio – scarso e scadente – in Italia?
E se dobbiamo ridurre le emissioni di anidride carbonica, il Decreto Sblocca Italia da dove è venuto? Perché in quel decreto si spianano le strade a petrolieri invece che alle rinnovabili? Perché tutt’a un tratto l’estrazione di fonti fossili diventa “attività di pubblica utilità, urgente e indifferibile” ? Perché questa designazione non si applica al risparmio energetico o alle rinnovabili invece? Perché – con tutti i problemi che ci sono in Italia – per Matteo Renzi è importante che l’assegnazione delle concessioni minerarie venga centralizzata a Roma, togliendo alle regioni il potere di decidere per se stesse? Perché non abbiamo una Energiewende come in Germania?
Mi domando che strano Dr. Jeckill e Mr Hyde si sia scelta l’Italia per primo ministro.

Lo stesso giorno di Renzi ha preso la parola anche Leonardo Di Caprio – un gran signore – che li ha presi di petto i petrolieri dicendo che è arrivato il momento di togliere loro ogni forma di sussidio, che avere accesso ad aria e acqua pulita è un diritto inalienabile,che risolvere la crisi energetica è un dovere morale e urgente e che occorre prendere decisioni grandi ed importanti sul futuro delle nostre industrie perché di questo passo scompariremo tutti.
Qui sotto il bellissimo discorso di Leonardo Di Caprio, appena nominato “United Nations Messenger on peace” con speciale enfasi sui cambiamenti climatici.
Grazie, Signor Segretario Generale.

Eccellenze vostre, signore e signori, e ospiti illustri. Sono onorato di essere qui oggi, mi rivolgo a voi non da esperto, ma come un cittadino portatore di interesse, una delle 400.000 persone che hanno marciato per le strade di New York domenica, e miliardi di altri in tutto il mondo che vogliono risolvere la crisi climatica.

Come attore "fingo" per vivere. Gioco ad essere personaggi fittizi. Spesso a risolvere problemi fittizi.
Credo che l'umanità abbia trattato i cambiamenti climatici nello stesso modo: come se fosse una finzione, succede a qualche altro pianeta, come se fingendo che cambiamenti climatici non fossero veri, in qualche modo se ne vadano.

Sappiamo che non e' così. Ogni settimana, vediamo nuovi e innegabili eventi nel clima: la prova che i cambiamenti climatici accelerano, è qui, ora.

Sappiamo che le siccità si stanno intensificando, che i nostri oceani si stanno riscaldando e acidificandosi, con colonne di metano che salgono da sotto il fondo dell'oceano. Stiamo assistendo ad eventi estremi meteorologici, temperature elevate, le calotte dell'Antartide e della Groenlandia si sciolgono a ritmi senza precedenti, con decenni di anticipo rispetto alle previsioni scientifiche.

Niente di tutto questo è retorica, niente e' isteria. Sono fatti. La comunità scientifica lo sa, l'industria e i governi lo sanno, anche il corpo miliare degli Stati Uniti lo sa. Il capo del Comando della Marina del Pacifico degli Stati Uniti, l'ammiraglio Samuel Locklear, ha recentemente affermato che i cambiamenti climatici sono la nostra unica, principale minaccia per la sicurezza.

Cari amici, questo gruppo - forse più di ogni altro incontro nella storia umana - deve ora affrontare un compito difficile. Si può fare la storia qui ... o sara' la storia a villificarvi.

Occorre essere chiari: qui non si tratta solo di dire alla gente di cambiare le lampadine o comprare una macchina ibrida. Questo disastro è cresciuto oltre le scelte che ciascun individuo possa fare. Si tratta delle nostre industrie e dei governi di tutto il mondo che devono prendere azioni decisive, su larga scala.

Io non sono uno scienziato, ma non ho bisogno di esserlo. Perche' la comunità scientifica mondiale ha parlato, e ci hanno dato la prognosi: se non agiamo insieme, periremo. Adesso è il nostro momento di agire.

Abbiamo bisogno di mettere un costo sulle emissioni di carbone, ed eliminare i sussidi governativi per il carbone, il gas, e le compagnie petrolifere. Dobbiamo porre fine alla corsa libera di inquinatori e industriali che hanno potuto fare di tutto in nome di una libera economia di mercato. Non meritano i nostri soldi delle tasse, meritano la nostra vigilanza. Perche' l'economia stessa morira' se muore il nostro eco-sistema.

La buona notizia sta nel fatto che l'energia rinnovabile non solo e' una politica economica realizzabile ma buona. Le nuova ricerche mostrano che nel 2050 l'energia pulita e rinnovabile potrebbe fornire il 100% del fabbisogno energetico del mondo, con tecnologie esistenti, creando milioni di posti di lavoro.

Questo non è un dibattito di parte, è un dibattito umano. L'aria pulita, l'acqua, un clima vivibile sono diritti umani inalienabili. E risolvere questa crisi non è una questione di politica. E ' il nostro obbligo morale - anche se, certamente, difficile.

Abbiamo solo un pianeta. L'umanità deve diventare responsabile su larga scala per la distruzione della nostra casa collettiva. Proteggere il nostro futuro su questo pianeta dipende dall'evoluzione cosciente della nostra specie.
Questo è il più urgente dei tempi, e il più urgente dei messaggi.

Onorevoli delegati, i leader del mondo, io fingo per vivere.

Ma voi no. I cittadini hanno fatto sentire la loro voce domenica scorsa in tutto il mondo e l'impeto non si fermerà. E ora è il vostro turno, il tempo per rispondere alla grande sfida della nostra esistenza su questo pianeta è adesso. 

Vi prego di affrontare il problema con coraggio ed onestà.

Grazie.

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