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24 gennaio 2015

PRESIDENTE BURLANDO : "Non decidere avrebbe significato UN DANNO AMBIENTALE COLOSSALE....."

Non decidere avrebbe significato UN DANNO AMBIENTALE COLOSSALE:TENERE DUE GRUPPI A CARBONE VECCHI DI 40 ANNI E MOLTO INQUINANTI."


Riportiamo  integralmente il post del 


Tratto da Panorama del 6 Novembre

                      


AIA, QUELLA LICENZA NON CONVINCE PROPRIO!!!!!!

L' inchiesta sulla centrale  a carbone di Vado Ligure punta sull' Autorizzazione integrata ambientale."Il ministero dell' Ambiente ha impiegato 5 anni per dare il placet ai vetusti gruppi a carbone : CHE ANCORA FUNZIONANO.

Un criptico  acronimo potrebbe riservare sorprese nell' inchiesta sulla centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure,di cui è azionista anche la Sorgenia della famiglia di Carlo De Benedetti.
Questo versante investigativo , che coinvolge politici e burocrati ,ruota attorno a tre lettere : AIA.Sigla che sta per autorizzazione integrata ambientale:il processo che certifica se e emissioni  e il funzionamento di un impianto  siano adeguati agli standard europei.
Una domanda che la Tirreno Power aveva presentato al ministero dell' ambiente ,guidato dal verde Pecoraro Scanio,nel febbraio del 2007.La società chiedeva quindi una sorta di "licenza di esercizio 

"per i vetusti gruppi a carbone del 1970. 
Gli stessi che ipotizzano,i consulenti tecnici della Procura di Savona,avrebbero causato un significativo eccesso di morti  e malattie sotto le ciminiere di Vado Ligure.

La legge è chiara :bisognerebbe rilasciare l' Aia entro 5 mesi dall' istanza.invece,nel caso della centrale di Vado Ligure,si è tirato avanti per 5 anni ,fino al dicembre 2012 ,quando il Ministero dell' Ambiente ha autorizzato emissioni superiori ai limiti voluti dall' UE.
Sei mesi prima, a marzo 2012 , il ministero dello Sviluppo economico aveva intanto dato il via libera alla costruzione di un nuovo gruppo a carbone.
I lavori dovrebbero durare tra i 6 e gli 8 anni Nel mentre i vecchi  impianti  continueranno a funzionare,GRAZIE ALLA DEROGA CONCESSA.
Un rinvio che ha permesso alla Tirreno Power di ritardare i cospicui investimenti,oggi quantificati in 1,2 miliardi di Euro ,necessari per l'ammodernamento.
Anomalie denunciate dalle associazioni ambientaliste con un articolato esposto,firmato dall' Avvocato Mateo Ceruti che mette sotto accusa,oltre alla procedura dell' Aia, anche il potenziamento della centrale:richiesta su cui la giunta della Regione Liguria, guidata dal pd Claudio Burlando,sia nel 2007 che nel 2009 aveva dato parere contrario. Fino all 'inversione a U  del Luglio 2011.
"la scelta più difficile del mio mandato" la definì Burlando .

Non decidere avrebbe significato UN DANNO AMBIENTALE COLOSSALE:TENERE DUE GRUPPI A CARBONE VECCHI DI 40 ANNI E MOLTO INQUINANTI."
GLI STESSI CHE CONTINUERANNO A FUNZIONARE ALMENO SINO AL 2020,TRA OSCURI RITARDI E INCOMPRENSIBILI ANOMALIE.(A R)

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