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18 agosto 2017

Cambiamenti climatici: tutta colpa dell’uomo – e' dimostrato da un recente studio USA

Tratto da Ecobnb
Cambiamenti climatici: tutta colpa dell’uomo – lo dimostra un recente studio USA


Stiamo sentendo gli effetti dei cambiamenti climatici e un recente studio americano prova
che la colpa è dell’uomo
. Il nuovo report lancia l’allarme
Negli ultimi 40 anni si è registrato un aumento della frequenza delle ondate di caldo, sono aumentate le piogge devastanti e altri eventi di maltempo estremi. Un nuovo studio prodotto dagli scienziati di 13 agenzie federali americane dimostra chiaramente le relazioni tra cambiamenti climatici e aumento di CO2 prodotto dall’uomo.
I dati di questa recente ricerca contraddicono le affermazioni del presidente Trump, che ancora non crede che il riscaldamento globale sia causato dall’uomo e dall’aumento di CO2. Forse per questo il recente studio americano non è ancora stato approvato dal governo di Trump

“Le prove del cambiamento climatico sono abbondanti, dall’alto dell’atmosfera alla profondità degli oceani” si legge nel report, che si inserisce nel National Climate Assessment richiesto dal congresso ogni quattro anni (la precedente valutazione climatica nazionale statunitense era stata pubblicata nel maggio 2014)...

Le temperature continuano a crescere



Lo studio di 673 pagine afferma più volte la connessione tra riscaldamento globale (dell’atmosfera e dell’oceano) e attività umane. Gli studi condotti sugli ultimi anni mostrano inoltre delle condizioni climatiche preoccupanti. Sono stati i tre anni più caldi in assoluto, accompagnati da un costante scioglimemento dei ghiacci artici.
Nel rapporto, che non è ancora stato approvato da Trump, si legge:“Dal 1880 al 2015 le temperature sono aumentate di 1,6 gradi Fahrenheit e le cause sono da considerarsi legate al comportamento degli esseri umani. La situazione è addirittura precipitata con un drammatico aumento delle temperature che ha portato al clima più caldo degli ultimi 1500 anni.
Il trend di riscaldamento globale si è impennato negli ultimi tre anni. Il 2014 è diventato l’anno più caldo a livello globale, il 2015 ha superato il 2014 con un ampio margine e il 2016 ha superato il 2015. Gli ultimi17 anni sono gli anni più caldi registrati per il globo“.

Entro il 18 agosto, il governo statunitense dovrà approvare lo studio scientifico. Tuttavia, uno dei
responsabili, Scott Pruitt, amministratore di una delle agenzie incaricate all’approvazione, come Trump non crede ancora che l’anidride carbonica sia una delle cause principali del riscaldamento globale.

Nel frattempo, negli Stati Uniti la temperatura media annuale è aumentata di 1°C per il periodo 1901-2016 e sta continuando ad aumentare. Anche se fermassimo le emissioni di gas ad effetto serra in atmosfera le temperature continuerebbero comunque a crescere di almeno 0,3°C. Secondo le proiezioni scientifiche l’aumento effettivo di temperatura sarà di circa 2°C.
Il fatto è che un aumento di 2°C della temperatura annuale ha degli effetti già molto preoccupanti:
ondate di caldo più lunghe di quelle attuali, inondazioni più frequenti, un maggior numero di incendi,
e una distruzione più veloce delle barriere coralline.

Cambiamenti climatici: gli oceani non fanno eccezione


........Le temperature dell’aria in superficie in Alaska e nell’Artico sono aumentate negli ultimi 50 anni più del doppio della temperatura media globale. Così, dal 1980 ad oggi il ghiaccio artico è diminuito costantemente, con una perdita del 3,5% – 4,1% per decennio.
Insomma, lo studio americano mostra chiaramente che l’attività umana è la prima responsabile dei cambiamenti climatici. Gli scienziati avvertono che l’aumento annuo di oltre 2°C delle temperature può diventare catastrofico.
Per ridurre i cambiamenti climatici in atto (fermarli è impossibile) è necessaria una significativa riduzione del livello globale di emissioni di anidride carbonica. ......Leggi l'articolo integrale

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