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22 aprile 2016

L' Aria inquinata è un “killer invisibile”.Inviata una lettera aperta firmata da76 associazioni europee al ministro Galletti .«Vogliamo aria pulita».

Tratto da Greenreport 

«Vogliamo aria pulita». La lettera aperta di 76 associazioni europee al ministro Galletti

L’Italia da che parte sta nei negoziati sulla direttiva europea in materia di limiti nazionali alle emissioni di determinati inquinanti atmosferici?
[21 aprile 2016]
Questa settimana inizierà la negoziazione a tre sulle modifiche alla Direttiva Europea in materia di limiti nazionali alle emissioni di determinati inquinanti atmosferici (Direttiva NEC). La direttiva NEC è l’unica opportunità di impostare una politica comune europea per l’aria pulita e salvare, letteralmente, migliaia di vite ogni anno di cittadini europei.
Nei Paesi UE, infatti, l’aria inquinata è tuttora un “killer invisibile” che ha causato 403.000 morti premature nel solo 2012. 
La scarsa qualità dell’aria contribuisce anche all’incremento di malattie croniche degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio, quali asma, allergie, broncopneumopatia cronica ostruttiva (COPD, nella sigla inglese), cancro al polmone, ritardi nella crescita dei neonati e dei bambini. Incide molto su altre malattie croniche come diabete, malattie del fegato,obesità e leucemia infantile e sul benessere psicofisico.
La spesa per la sanità pubblica direttamente connessa all’inquinamento dell’aria è stimata fra i 330 e i 940 miliardi di Euro annualmente, equivalenti al 3-9% del PIL dei paesi EU. La qualità dell’aria impatta anche sull’ambiente in generale, sulla biodiversità, le coltivazioni e la vegetazione in genere. La perdita di raccolto dovuta all’inquinamento è stata stimata in 3 miliardi di Euro l’anno (anno 2010).
La Commissione Europea ha avanzato proposte che potrebbero aiutare a contrastare la gravità e la pervasività dell’inquinamento dell’aria, considerata un’emergenza di salute pubblica. Accogliamo con favore la proposta migliorativa proveniente dal Parlamento Europeo, in particolare il richiamo ad agire in fretta.
Siamo seriamente preoccupati che il Consiglio Europeo voglia indebolire l’impianto della direttiva, causando 16.000 morti premature in più l’anno. Siamo altresì allarmati dal gran numero di deroghe e dalla flessibilità introdotta dal Consiglio Europeo, che rischia di rendere inefficace l’intera Direttiva, minandone l’intento di ridurre l’inquinamento dell’aria e di prevenire le morti premature.
Noi, insieme alle sottoscritte associazioni ed organizzazioni che si occupano di sanità pubblica, ambiente, società civile,Le chiediamo di appoggiare le seguenti 5 priorità durante i prossimi negoziati:
  1. 1. Introdurre l’impegno a ridurre le emissioni fino al 52% degli impatti sulla salute rispetto al 2005 come proposto dalla Commissione Europea e dal Parlamento Europeo -in particolare nessun indebolimento degli impegni di riduzione delle emissioni di ammoniaca e PM2.5
  2. Introdurre obiettivi vincolati per il 2025 come richiesto dal Parlamento Europeo. Un’azione rapida per contrastare l’inquinamento dell’aria deve essere una priorità; attendere il 2030 prolungherà il periodo in cui si muore prematuramente.
  3. Rigettare la flessibilità non necessaria come gli adattamenti degli inventari delle emissioni, dei fattori di emissione e le medie calcolate su tre anni, che non sono giustificati e diluirebbero il livello di ambizione della Direttiva.
  4. Mantenere l’obbligo di riduzione delle emissioni da gas metano nella direttiva come modo di abbattere il livello dell’ozono al suolo. Noi invitiamo altresì la Commissione ad affrontare le emissioni nocive di mercurio in sede di revisione della Direttiva.
  5. Sostenere le disposizioni che consentano l’accesso pubblico alle informazioni, al fine di consentire la partecipazione dei cittadini alla formulazione dei programmi nazionali di contrasto all’inquinamento e consentire loro di agire in giudizio qualora il Governo non rispettasse la Direttiva.
Respirare aria pulita è uno dei bisogni umani fondamentali. Ogni cittadino europeo ha il diritto di crescere, vivere e lavorare in un ambiente che promuove la sua salute, anziché attentarvi.
Avere una buona qualità dell’aria richiede un’azione forte e impegni a livello di UE. È questo il tempo dell’azione. Ogni ritardo comporterà ancora inutili morti precoci, aumenterà l’impatto sulla salute pubblica e continuerà ad incidere sui costi sostenuti per la sanità pubblica.
di Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab – Federazione italiana amici della bicicletta, a nome di 76 associazioni europee*
*European Environmental Bureau -EEB
Health and Environment Alliance -HEAL
Air Pollution & Climate Secretariat –AirClim
Client Earth
Transport and Environment -T&E
Greenpeace
BirdLife Europe
World Wild Fund for Nature Europe -WWF
The European Public Health Alliance -EPHA
The European Respiratory Society -ERS
European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients Associations -EFA
Compassion in World Farming -CIWF
EU Federation of Organic Agriculture Movements -IFOAM –EU
European COPD Coalition -ECC
Change Partnership
Naturschutzbund Deutschland -NABU, Germany
ÖKOBÜRO, Austria
VCÖ –Mobilität mit Zukunft, Austria
Legambiente, Italy
Friends of the Earth Germany -BUND, Germany
Ecologistas en Acción, Spain
Deutsche Umwelthilfe -DUH, Germany
Cittadini per l’aria, Italy
Clean Air Action Group, Hungary
Clean Air in London, UK
Danish Ecological Council, Denmark
Milieu Defensie, the Netherlands
Finnish Association for Nature Conservation -FANC, Finland
Der Deutsche Naturschutzring -DNR, Germany
Fundación Alborada, Spain
Fédération SEPANSO Aquitaine, France
ÄrztInnen für eine gesunde Umwelt –AeGU, Austria
MOBilisation for the Environment, Netherlands
Martorell Viu, Spain
Instituto Internacional de Derecho y Medio Ambiente -IIDMA, Spain

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