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26 marzo 2012

A chi serve il carbone?"Quali interessi dietro la centrale a carbone?"

 Tratto da Savona News

A chi serve il carbone?

Oggi sul Secolo XIX è chiaramente spiegato quanto ci serva l'ampliamento della centrale di Vado Ligure, con un gruppo per altri 460 MW a carbone. Appare quanto mai attuale evidenziare quanto è scritto sul manifesto con la foto di don Gallo "Quali interessi dietro la centrale a carbone?"

L’Italia scopre di produrre troppa energia. Consumi a picco e boom delle rinnovabili: oggi l’eccedenza supera il 20%.
Recessione e rinnovabili. Se negli ultimi dieci anni e nei prossimi dieci il mercato elettrico italiano è molto cambiato e molto ancora cambierà lo si deve a questi fenomeni. La recessione ha ridotto i consumi, trascinando il sistema in una spirale di over capacity di produzione dalla quale, stando alle previsioni, l’Italia non ne sarà uscita definitivamente nemmeno nel 2021.
L’exploit delle rinnovabili, invece, non ha solo implicazioni positive per l’ambiente, ma sta costringendo il parco italiano di impianti termoelettrici a dotarsi di nuove forme di flessibilità rese possibili dalla tecnologia e da nuovi modelli di organizzazione aziendale.
Recessione. Nel decennio 1997 2007 la richiesta di energia in rete in Italia è salita da 270 Terawatt ora a 340 Twh, facendo registrare un incremento del 25%. Nel 2009 la crisi ha preso forma più che concreta, facendo crollare i consumia 320 Twh,
con un calo nell’ordine del 7% rispetto al 2008, la peggiore contrazione degli ultimi 40 anni. Il 2010 è stato l’anno di una modesta ripresa, con 330 Twh e un +3% rispetto all’anno precedente.............

Quando ancora la recessione non era prevedibile tutti i gruppi industriali hanno avviato una corsa alla costruzione di nuovi impianti, perlopiù a ciclo combinato a gas, che per la lentezza delle procedure autorizzative e l’irrinunciabilità dei programmi impostati non ha potuto essere stoppata nemmeno quando la crisi si è manifestata.
Morale: oggi il parco di produzione italiano ha una potenza teorica totale di oltre 100.000 Megawatt installati (rinnovabili incluse), ma nel giorno di punta del 2011 le richieste in rete si sono fermate a 54.000 Mw. 
Al netto di fattori tecnici (alla potenza teorica vanno sottratti un certo numero di Mw in considerazione dei fermi per manutenzione e dei guasti), il sistema evidenzia una eccedenza di capacità produttiva pari al 25%, destinata a ridursi sono parzialmente nel prossimo decennio, quando le stime parlano di domande di punta a 69.000 73.000Mw.
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di Gilda Ferrari da Il Secolo XIX

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