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11 marzo 2014

Rassegna on line su Tirreno Power: Su richiesta della Procura di Savona sequestrata la centrale a carbone di Vado Ligure.

11 MARZO 2014

Su  tg Rai 3 Liguria delle 19,30 gli ultimi aggiornamenti sul sequestro dei gruppi a carbone della  centrale   Tirreno Power.

Guarda il primo servizio del Tg3 delle ore 19,30 


Apprendiamo  dall' edizione delle  ore 14 del Tg 3 Liguria che e' stato avviato lo spegnimento della centrale .
Da domani i due gruppi saranno spenti.
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Tratto da Tg Com 24

Tirreno Power, disposto sequestro della centrale elettrica a carbone

E' emerso il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall'Aia. Avviato lo spegnimento degli impianti di Vado Ligure (Savona)

- E' stato disposto il sequestro per la Tirreno Power, centrale elettrica a carbone di Vado Ligure (Savona). La decisione è stata presa dal gip di Savona, Fiorenza Giorgi, su richiesta della Procura. Gli accertamenti avrebbero fatto emergere il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) e l'azienda sta già provvedendo a spegnere gli impianti. Resta in funzione quello a gas, non soggetto all'Aia.


Tirreno Power, disposto sequestro della centrale elettrica a carbone
Oltre al superamento di alcuni limiti imposti dall'Aia, il sequestro sarebbe scattato anche per l'assenza del "sistema di monitoraggio a camino", che avrebbe dovuto essere realizzato entro il 14 settembre 2013.
 Il gip spiega nell'ordinanza che la centrale potrà ripartire dopo che si sarà messa in regola, introducendo tecnologie adeguate.
Qui l'articolo integrale 
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Tratto da Il Secolo XIX

Tirreno Power, sequestrata la centrale a carbone di Vado.

Il gip accoglie la richiesta della procura, che indaga per disastro doloso. I carabinieri negli impianti

Savona - La centrale elettrica a carbone Tirreno Power è sotto sequestro. I carabinieri sono entrati poco prima delle 13 negli impianti di Vado Ligure e Quiliano e dopo il sequestro hanno fatto eseguire l’ordinanza che prevede anche il commissariamento della centrale. 

Il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi ha detto sì all’istanza presentata nei giorni scorsi dalla Procura della Repubblica di Savona che indaga sull’impianto di Vado Ligure.  
Una richiesta maturata dopo le verifiche compiute dagli esperti del Ministero e della Procura. Verifiche che secondo gli inquirenti dimostrerebbero il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall’Autorizzazione integrata ambientale.

Il provvedimento non dovrebbe però portare alla chiusura degli impianti, ma a una sorta di commissariamento per impedire che vengano commessi eventuali nuovi reati. Il sequestro, dunque, non riguarda il gruppo elettrogeno alimentato a metano che assicura circa metà della potenza, ma solo i due gruppi alimentati a carbone.


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su richiesta della Procura

Sequestrata la centrale Tirreno Power


Nel mirino della magistratura ci sarebbe il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dalla Autorizzazione integrata ambientale

La procura di Savona, che da tempo indaga sulle emissioni della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure, ha chiesto il sequestro dell’ impianto. Il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi ha accolto la richiesta e inviato i carabinieri per effettuare il sequestro e lo spegnimento dell’impianto. La richiesta è stata decisa in seguito alle verifiche che sono state effettuate dai consulenti del Ministero dell’Ambiente e della Procura. Dagli accertamenti svolti sarebbe emerso, in particolare, il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall’Autorizzazione integrata ambientale.  
Sull’attività di Tirreno Power sono aperti due filoni d’inchiesta, una per disastro ambientale e una per omicidio colposo. Risultano indagati per disastro ambientale Giovanni Gosio, ex direttore generale, dimessosi alcune settimane fa, e il direttore dello stabilimento Pasquale D’Elia. Ci sarebbe anche un terzo indagato di cui non si conosce il nome. Secondo la procura di Savona, i fumi della centrale hanno causato 442 morti tra il 2000 e il 2007. 
Per il procuratore Granero la centrale avrebbe causato anche «tra i 1700 e i 2000 ricoveri di adulti per malattie respiratorie e cardiovascolari e 450 bambini sarebbero stati ricoverati per patologie respiratorie e attacchi d’asma tra il 2005 e il 2012».
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