Tirreno Power: vertice a Roma il 23/12 - Comunicato stampa della Rete Savonese Fermiamo il carbone.
Le normative per il rilascio dell’AIA non ci risulta contemplino un ruolo del Consiglio dei Ministri per la "correzione" dei contenuti dell'autorizzazione definiti dai competenti organismi tecnico-scientifici, allo scopo di venire incontro alle esigenze dichiarate dal richiedente l'autorizzazione stessa.
Vengono meno le tesi sostenute ripetutamente in questi giorni dai sostenitori della riapertura della centrale e che hanno condotto alla convocazione di oggi presso la Presidenza del Consiglio, la quale di fronte ai dati sanitari e ambientali allarmanti non può quindi che allinearsi alle decisioni prese dagli organismi tecnici in sede di AIA a tutela della cittadinanza.
ACLI, ARCI, Comitato Acqua Bene Comune, Comitato Ambiente Spotorno-Noli, Comitato Albamare, Gassa Gruppo Acquisto Solidale, Legambiente, Libreria Ubik, Movimento Consumatori, NuovoFilmstudio, Uniti per la Salute ONLUS, API Alleanza per l’Italia, MoVimento 5 Stelle, Noi per Savona, Rifondazione Comunista, Federazione dei Verdi.
Con il sostegno di Medicina Democratica e dell’associazione “SI alle rinnovabili, NO al nucleare”.
Con il sostegno delle associazioni nazionali: Greenpeace Italia, WWF Italia, Legambiente, ARCI Nazionale.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Oggetto “Tavolo Tirreno Power”
Anche in rappresentanza della Rete Savonese Fermiamo il Carbone si fa presente quanto segue:
Sulle motivazioni di detta convocazione i media hanno poi riportato le dichiarazioni del presidente della Regione Liguria "Ci eravamo rivolti alla presidenza del Consiglio perché secondo noi si tratta di un tema nazionale che riguarda la necessità di criteri omogenei per le emissioni delle centrali in tutta Italia".
Ora, tali motivazioni della riunione appaiono francamente anomale rispetto a quanto previsto dalla normativa europea e nazionale per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale - AIA, che non ci pare contemplare un ruolo del Consiglio dei ministri per la "correzione" dei contenuti dell'autorizzazione definiti dai competenti organismi tecnico-scientifici, allo scopo di venire incontro alle esigenze dichiarate dal richiedente l'autorizzazione stessa.
Nel merito della vicenda ci sia consentito rammentare che l’Autorità Giudiziaria (il GIP presso il Tribunale di Savona) nel marzo scorso ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, tuttora vigente, delle due sezioni a carbone di questa centrale ritenendo configurato il delitto di cui all’art. 434, comma 2, c.p., ossia il disastro consumato, a fronte di una situazione di gravissimo danno ambientale e sanitario.
Gli esiti davvero drammatici, sul piano ambientale e ancor più su quello della salute pubblica, delle ricerche condotte dai consulenti tecnici incaricati dalla Procura di Savona (ad oggi non smentite da alcuno, malgrado alcuni scomposti attacchi sulla stampa) sono evidentemente conseguenti alla collocazione della centrale Tirreno Power in piena area urbana densamente popolata: un rapido sguardo alle fotografie pubblicate sul sito web dello scrivente Comitato rende evidenza di questa ubicazione assolutamente fuori da ogni logica.
Di qui l'assoluta necessità in sede di AIA di tener conto della situazione ambientale e sanitaria locale, considerando le assolute specificità del territorio in cui l’impianto è inserito.
Per i motivi suesposti, come Associazioni che da tempo svolgono un ruolo riconosciuto di rappresentanza degli interessi di tutela ambientale e sanitaria della popolazione residente, chiediamo quindi di essere convocati dalla S.V. per poter presentare convenientemente la situazione e le esigenze dei cittadini residenti in questo territorio.
Fiduciosi in un tempestivo e positivo riscontro, porgiamo i migliori saluti.
UNITI PER LA SALUTE
Associazione di Volontariato ONLUS
Lettera al Sottosegretario Delrio
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