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02 aprile 2014

Il Secolo XIX :Tirreno Power, ultimatum del Ministero......

Genova - Entro la metà di aprile Tirreno Power dovrà dare il via ai lavori per la realizzazione del nuovo gruppo a carbone che dovrà sostituire i due esistenti, attualmente chiusi su ordine della magistratura. In caso contrario, il ministero dell’Ambiente toglierà l’autorizzazione a produrre (l’Aia), concessa nel dicembre del 2012 proprio a condizione che la vecchia centrale fosse dismessa nel giro di 8 anni. È lo stesso ministero ad aver inviato una diffida a Tirreno Power  lo scorso 14 marzo, di cui si è avuta notizia solo oggi. Una diffida originata dall’iniziativa dei sindaci di Vado Ligure e Quiliano, che chiedevano il rispetto degli accordi.
Tirreno Power sta preparando una risposta e può giovarsi del sostegno della Regione Liguria, che sapeva benissimo che l’azienda non stava rispettando il cronoprogramma previsto dall’Aia. E prima che il gip imponesse lo stop della produzione a carbone aveva sollecitato - per due volte - il ministero dell’Ambiente a rivedere le condizioni dettate dall’Aia. ..... La premessa è che l’azienda non avrebbe avviato i lavori per la costruzione del nuovo gruppo - definita dal gip nel decreto di sequestro uno “specchietto per le allodole” - perché pendono i ricorsi presentati dai comuni di Vado e Quiliano e dai comitati ambientalisti al Tar del Lazio. Ricorsi che, dopo essere stati unificati, verranno discussi il prossimo 15 maggio a Roma. Proprio la Minervini propone al Ministero una revisione dell’Aia, chiedendo «un riesame dell’autorizzazione per poter consentire la revisione dei termini temporali».

Minacce di morte a Giovanni Durante 
L’ultimo, grave episodio collegato alle “due torri” di Vado si consuma su Facebook. Il vicesindaco di Quiliano, Antonio Tallarico, - che è anche un dipendente di Tirreno Power - scrive un post molto critico nei confronti degli ambientalisti e attacca, tra gli altri, il presidente dell’Arci, Giovanni Durante. I commenti che seguono danno l’idea del clima che si respira da circa un mese: qualcuno “consiglia” Durante di non farsi vedere a Quiliano perché «rischia la vita», altri arrivano persino ad augurare la morte al presidente dell’Arci.
Il tam tam dei dati 
Secondo Tallarico, che si scaglia contro «i capipopolo dell’Arci, della Ubik, della Rete Fermiamo il Carbone», definiti «tutti ambientalisti con stipendio garantito e pancia piena», si parla poco dei dati, accessibili a tutti sul portale regionale dell’Arpal, che farebbero notare un non sostanziale miglioramento della qualità dell’aria nelle due settimane successive al blocco imposto dalla magistratura alla produzione a carbone...........
Replica Gino Vestri, direttore del dipartimento Arpal di Savona: «Non so se qualcuno ha ritenuto di fare confronti sui nostri dati ma escludo che siano valutazioni fatte da Arpal. È certo che senza riferimenti meteo tali confronti sono completamente privi di senso
Così come valutazioni del genere necessitano senz’altro di periodi più lunghi per essere attendibili».
Su  Il Secolo XIX l'articolo integrale

Tratto da La Repubblica Genova

Il ministero scrive a Tirreno Power
in regola in 30 giorni o addio autorizzazioni

La diffida ha la data del 14 marzo: ultimatum scade tra due settimane


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